Siamo tutti pedoni 2024: condividiamo lo spazio pubblico. Le iniziative per la sicurezza e la vivibilità urbana

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La strada non è solo degli automobilisti e delle automobili. La strada può diventare un luogo privilegiato per danzare, giocare a carte, ascoltare musica, partecipare a uno spettacolo teatrale, incontrarsi. E domani, 19 settembre, da Milano a Palermo, passando per Roma, Torino, Napoli, Bologna, Bari, La Spezia e tante altre città sarà il momento giusto per ribadirlo nei tanti eventi di sensibilizzazione organizzati in occasione della Settimana Europea della Mobilità. In questa cornice i promotori di Siamo tutti Pedoni hanno deciso di rilanciare il modello delle Città30, che si pone in completa armonia con i temi al centro di questa edizione della settimana di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile.  È infatti dedicata alla condivisione dello spazio pubblico e si intitola CondividiAMo lo spazio pubblico l’edizione – la tredicesima – di quest’anno che punta a coinvolgere associazioni e cittadini nell’organizzazione di flash mob in tutto il Paese, per riappropriarsi di strade e spazi in un’ottica di socialità e vivibilità.

Gi eventi sono promossi dal Centro Antartide in collaborazione con i sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil il claim che ha caratterizzato questa edizione della campagna: “La Città 30 per la città delle relazioni”. Tanti poi i presidi per richiamare al rispetto delle regole in strada e alla sicurezza degli utenti più vulnerabili.

Il flash mob “strisce pedonali umane” a Roma

A Roma l’appuntamento è per domani alle 9.30 in via Silvestri con il flash mob “strisce pedonali umane” per proteggere l’attraversamento pedonale che è costato la vita a due persone in meno di quattro anni. L’ultimo investimento mortale, mentre stavano attraversando la strada su queste strisce pedonali, è avvenuto lo scorso 7 giugno, quando Maria Zuppello, di 82 anni è morta per proteggere la nipotina di 8 anni, rimasta ferita. Il precedente investimento mortale è avvenuto il 30 giugno 2020, a morire in quel caso fu Barbara Lucchetta, di anni 80. In entrambi i casi la responsabilità è del conducente di un autoveicolo che non ha rispettato l’obbligo di fermarsi sulle strisce pedonali.

I dati sui pedoni investiti e uccisi

La capitale detiene il triste primato nazionale per i pedoni investiti e uccisi: se nel 2023 si contavano dodici mila incidenti, quindici mila feriti e cento novantatré morti sulle strade di Roma e provincia, nei primi mesi del 2024 gli incidenti sono stati venti mila e sono già settantasette i morti sulle strade, di cui più della metà pedoni, ben trentasette quasi sempre attraversando la strada, spesso sulle strisce. E se guardiamo i dati sul territorio nazionale, gli incidenti stradali che coinvolgono i pedoni sono ancora allarmanti: ogni anno in Italia centinaia di persone perdono la vita in un incidente stradale. Solo nel 2023, secondo i dati ISTAT, sono morti 485 pedoni. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Asaps, l’Associazione degli amici della Polizia stradale, pubblicati lo scorso 9 settembre, dall’inizio del 2024 in Italia i pedoni vittime di incidenti stradali sono 277. Il record negativo degli ultimi 5 anni si è registrato nel mese di febbraio in cui ci sono stati 42 decessi. Solo nell’ultima settimana sono stati 10 gli incidenti fatali. La Lombardia è al primo posto tra le Regioni con il maggior numero di decessi in Italia (46), seguita dal Lazio (35) e dalla Campania con 34 pedoni morti. E ad essere più a rischio sono gli proprio gli anziani: gli over65 rappresentano circa il sessanta per cento delle vittime. È quindi necessario introdurre iniziative che possano garantire la sicurezza degli utenti più vulnerabili della strada per permettere a tutti e tutte, anziani ma non solo, di potersi muovere serenamente in città e soprattutto ripristinare in città le condizioni che permettano di vivere gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socialità, per combattere le solitudini e migliorare la vita di tutti e tutte.

La campagna Siamo tutti pedoni 2024

In quest’ottica si inseriscono gli obiettivi della campagna “Siamo tutti pedoni” cui aderiscono i sindacati dei pensionati, proponendo una modalità ideale di sviluppo delle aree urbane, con l’idea di ridurre il numero di pedoni morti e feriti sulle strade italiane. Il focus non è tanto la velocità: è una città che si trasforma per avere strade più sicure e curate, nuove aree verdi, piazze pedonali e piste ciclabili, attraversamenti tranquilli per le persone anziane e con disabilità, spazi protetti per i bambini davanti alle scuole. Una straordinaria opportunità di trasformare l’attuale modello di città, in meglio, proprio per perseguire gli obiettivi della Città delle relazioni che la campagna si pone da sempre. Il 19 settembre dunque decine di città in tutta Italia ospiteranno iniziative ed eventi: importanti occasioni per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada, con particolare attenzione agli over65. La campagna vede l’adesione di decine di Amministrazioni locali, Aziende sanitarie e associazioni di tutta Italia e per l’edizione 2024 ha ricevuto, tra gli altri, il patrocino del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, della Presidenza del Consiglio, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dell’ANCI.