venerdì 19 Aprile 2024
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Beni confiscati a Parma. La battaglia per la legalità continua

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Beni confiscati a Parma. La battaglia per la legalità continua

Sono 178 nella sola provincia di Parma gli immobili confiscati alla criminalità organizzata. Abitazioni, garage e terreni a Sorbolo, Parma, Busseto, Torrile, Montechiarugolo, Salsomaggiore. Il primo ad essere arrestato è l’imprenditore Franco Gigliotti, titolare di un’azienda con 300 dipendenti. Ma è solo la punta dell’iceberg. L’inchiesta, soprannominata “Stige”, è solo agli inizi.

A commentare subito la notizia è il sindacato dei pensionati della Cgil di Parma che da anni conduce una strenua battaglia in nome della legalità. E lo fa anche attraverso la partecipazione ai campi antimafia organizzati insieme a Libera e Arci proprio sui terreni confiscati alle mafie.

“Bisogna contrastare la presenza della mafia che è sempre più capillare. Riprendiamoci quello che ha rubato a tutti. Non restiamo indifferenti”, dice Paolo Bertoletti, segretario generale dello Spi di Parma.

Sono tantissimi i volontari dello Spi che ormai da anni prendono parte ai campi estivi della legalità. Anche grazie al loro impegno una villa confiscata a Berceto è stata trasformata in un centro civico. La casa di Langhirano viene invece utilizzata per famiglie indigenti. Mentre al Parco dello Stirone, nel podere di Millepioppi, i ragazzi insieme ai volontari dello Spi lavorano al recupero di animali selvatici. E qui, tutti insieme, hanno anche scritto una canzone e l’hanno registrata in studio. Un bel video li mostra insieme all’opera.

Sul nostro blog In campo abbiamo raccontato le esperienze dei campi della legalità che si sono tenute durante l’estate Anche il prossimo anno i volontari dello Spi saranno impegnati con tantissimi giovani da tutta Italia.

Un modo concreto per restituire alla collettività beni sottratti alle mafie. Un modo concreto per vincere le mafie. Un modo concreto per costruire un futuro migliore in nome della legalità.