Perché i fenomeni migratori scatenano le nostre ansie e le nostre paure? Quanto contribuiscono al loro sviluppo stereotipi e pregiudizi, ostilità e razzismo, inefficienze e mancanza di controlli sul rispetto delle regole? E ancora: come mai affidiamo la vita dei nostri anziani, dei nostri figli e la cura delle nostre case a badanti e colf straniere mentre, al tempo stesso, non esitiamo a esortare gli immigrati a tornare nei loro paesi?
Sono queste alcune delle domande a cui si cerca di dare risposta con il libro “Tutto il mondo è paese. Migrazioni senza luoghi comuni” che verrà presentato a Roma il 26 marzo in concomitanza con l’Assemblea nazionale delle strutture del sindacato dei pensionati Cgil.
Il libro affronta il tema del rapporto con i migranti partendo dai fatti, dai dati, dalle informazioni. Dalle leggi che regolano l’immigrazione all’organizzazione dell’accoglienza sino alle ultime ricerche pubblicate, questo libro ha l’obiettivo di essere uno strumento utile per chi vuole approfondire la conoscenza del fenomeno e per chi opera nel territorio.
«Sarà fondamentale trovare il modo di governare questo processo, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno di noi. L’alternativa alla globalizzazione basata esclusivamente sull’economia e sui capitali si può ricostruire rimettendo al centro le persone», si legge nell’introduzione.
Il libro verrà presentato alle ore 10 presso l’Auditorium del Centro Congressi Frentani di Roma. Interverranno la segretaria nazionale Spi Cgil Mina Cilloni insieme al Direttore dell’Ufficio di Roma dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) e a Flavio di Giacomo, portavoce dell’ufficio per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Concluderà il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti. Il dibattito sarà moderato dal direttore di LiberEtà Giorgio Nardinocchi.