Manovra. Spi Cgil. Senza risposte si scende in piazza

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In previsione della prossima legge di bilancio, il peso della mini-rivalutazione delle pensioni a cui starebbe pensando il governo è di appena 50 centesimi lordi in più al mese, che netti diventano 40. Insomma, poco più di 6 euro per 2,5 milioni di pensionati con un reddito lordo mensile tra 1.500 e 2.000 euro. “Cifre irrisorie – dichiara il Segretario generale del Sindacato dei pensionati Cgil Ivan Pedretti – che non avranno alcun impatto significativo sui redditi da pensione. “Si tratta praticamente di mezzo caffè al mese. Messa così è una presa in giro”.

Pochi giorni fa il governo aveva dato segnali più incoraggianti, per i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Ma ora, a ridosso della presentazione della manovra, i buoni propositi sembrano spariti.
“Il governo si ravveda – ha dichiarato ieri Pedretti sulla sua pagina Facebook – e non penalizzi ancora i pensionati italiani. Se non lo facesse le ragioni della manifestazione nazionale indetta unitariamente per il prossimo 16 novembre a Roma non sono solo confermate ma rafforzate”.

“A poche ore dalla presentazione della prossima manovra di bilancio i pensionati italiani sono del tutto spariti dai radar. Non c’è infatti alcun impegno da parte del governo per la definizione di una legge sulla non autosufficienza né sulla rivalutazione delle pensioni e sull’estensione della 14esima”. Il segretario generale dello Spi-Cgil proprio venerdì aveva partecipato a un incontro che era stato valutato positivamente: “All’incontro che abbiamo avuto con il governo appena venerdì scorso era emersa la volontà di dare delle prime risposte anche a milioni di persone anziane e in pensione. Di tutto questo oggi non troviamo più alcuna traccia e questo non va affatto bene”.

Venerdì il confronto si era focalizzato su pensioni e non autosufficienza, ma anche su superticket e spesa sanitaria. una giornata di confronto che i sindacati avevano valutato positivamente sul fronte del metodo, riservandosi la possibilità di valutare nel merito le questioni solo una volta analizzate le carte e le proposte concrete del governo. Proposte che finora non si sono viste.

“Sulle pensioni – scriveva proprio venerdì Pedretti sul suo profilo Facebook – avevamo registrato una serie di impegni sulla rivalutazione e sulla 14esima. Sulla non autosufficienza invece la proposta era quella di definire una legge nazionale già nella prossima manovra di bilancio. Sulla sanità avevamo chiesto di abolire fin da subito i superticket e di aumentare le risorse per il Servizio Sanitario nazionale”.

“I pensionati – conclude Pedretti – rischiano così di essere fortemente discriminati. Servono segnali precisi e risposte concrete”. Ma se queste risposte concrete non dovessero arrivare, allora i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil si dichiarano pronti a confermare la mobilitazione del 16 novembre a Roma.