Licenziamenti, raggiunto l’accordo. Il commento dello Spi Cgil

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Il confronto tra sindacati e governi ha prodotto i risultati sperati: prorogato lo stop per il tessile, la moda e il calzaturiero. Le altre aziende in crisi devono utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali prima di licenziare.

Dopo sette ore di trattativa, i sindacati sono riusciti a portare a casa dei risultati importanti, piegando anche le resistenze di Confindustria. Merito della trattativa ma anche delle manifestazioni che si sono svolte sabato e che hanno visto uniti Cgil, Cisl e Uil.

Importante è stato anche il contributo dei sindacati dei pensionati che insieme alle categorie dei lavoratori sono scesi in piazza per rivendicare condizioni più giuste e più eque per milioni di persone. “Sappiamo che non è finita qui. La vera partita ora è la riforma degli ammortizzatori sociali, indispensabile e non più rinviabile”, ha detto stamattina il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti commentando il risultato di ieri. “Il governo si è impegnato a farla insieme a noi. La mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati e le piazze di sabato sono state fondamentali, hanno riaperto una discussione che sembrava chiusa, hanno obbligato il governo a sedersi al tavolo e a trovare delle soluzioni”.