Il diritto a essere curati. La campagna di ascolto dello Spi Basilicata

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Al via dal 12 aprile la campagna di ascolto dello Spi Cgil Basilicata sui servizi alla persona e sui bisogni di cura delle cittadine e dei cittadini lucani. Angelo Summa: «Capire lo stato della sanità per intervenire in maniera efficace»

Un questionario da distribuire alla popolazione lucana per intercettare le criticità del settore sanitario; ascoltare la popolazione ultrasessantacinquenne per conoscere dai diretti interessati lo stato della sanità lucana e capire quali sono i punti deboli e come poter intervenire.

È partita da Venosa (Potenza) il 12 aprile dalla Casa del popolo la campagna di ascolto dello Spi Cgil Basilicata “Il diritto ad essere curati”: un tour della regione con incontri sui servizi alla persona e sui bisogni di cura delle cittadine e dei cittadini nei comuni degli ambiti socioassistenziali territoriali. L’obiettivo della campagna di ascolto è rimettere al centro le persone e il diritto alla salute dando la parola ai lucani e capire, attraverso le loro esperienze, qual è lo stato di salute della sanità sul territorio.

Lo Spi Cgil Basilicata distribuirà due questionari a un campione di popolazione: il primo riservato a over 65, il secondo invece interesserà una fascia più ampia di cittadini.

«Per capire la rispondenza, le difficoltà che i cittadini hanno, la distanza dal territorio all’ospedale le liste d’attesa, l’accesso alle prestazioni e alle strutture sanitarie e soprattutto per capire i nuovi bisogni e quali risposte la sanità lucana non offre ai cittadini. In una regione che soffre la mancanza di medici, di infermieri, dove le liste di attesa sono sempre più lunghe, questa iniziativa – spiega il segretario regionale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa – rappresenta uno strumento fondamentale per acquisire informazioni utili e cercare di dare un contribuito concreto alla modifica degli scostamenti che si registrano in ambito sanitario, provando ad avvicinare i cittadini alle istituzioni».

«La campagna di ascolto – conclude Summa – sarà utile a valutare cosa chiedono gli utenti per migliorare i servizi. Invertiamo il paradigma, mettendo le persone e i loro bisogni al centro. La sanità pubblica ha bisogno di investimenti e di personale, perché l’alternativa è una ulteriore privatizzazione dei servizi e la precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici. Il diritto alla salute è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti e a tutte».

Il sindacato è molto critico nei confronti della gestione della sanità in Basilicata negli ultimi anni. Summa ha detto che il diritto alla salute in regione non è più un diritto e ha aggiunto che Bardi dovrebbe scusarsi coi lucani per come ha ridotto la sanità. Nel mirino, tra le altre cose, anche i dati sui cittadini che sono stati costretti a rivolgersi alle cure di altre regioni: nel 2022 la mobilità passiva è aumentata «abbiamo speso altri dieci milioni di euro perché i cittadini lucani non hanno trovato risposte in Basilicata e sono stati costretti a curarsi fuori regione». La campagna durerà un paio di mesi e i questionari saranno somministrati a circa dieci mila persone e successivamente i risultati saranno presentati alle istituzioni, non solo alla giunta regionale ma anche a sindaci e presidenti di provincia.

Seconda tappa del tour è in programma lunedì 17 aprile a Stigliano, con appuntamento alle 17 all’Istituto di istruzione superiore “Felice Alderisio”.