Crollano le accuse contestate all’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano

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 Cadute in appello quasi tutte le accuse per l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. I giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria hanno ridotto la condanna a un anno e sei mesi, con pena sospesa

“Con Mimmo Lucano hanno assolto Ignazio Silone e Carlo Levi. E sarebbe stato più giusto se l’avessero completamente liberato, anche dalle piccole accuse. Ma già così, sostituendo l’enormità dei 13 anni e due mesi con l’esiguità di un anno e 6 mesi, questa condanna – non è un paradosso – assolve l’imputato e condanna i suoi accusatori, gli sceriffi di Sherwood, i giustizieri della Calabria Saudita”: inizia così l’articolo di Francesco Sole uscito oggi sul quotidiano la Repubblica per commentare la notizia che è stata stravolta la sentenza di primo grado, che aveva condannato l’ex sindaco di Riace a tredici anni e 2 mesi. La Corte d’appello di Reggio Calabria lo ha infatti assolto dai reati più gravi, mentre a settembre 2021 Lucano era stato condannato per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. E ha assolto tutti gli altri 17 imputati.

«Alla fine, il castello di accuse è crollato – ha sottolineato anche Ivan Pedretti, segretario generale del Sindacato pensionati Cgil – Ci sono voluti diversi anni e per Mimmo Lucano sono stati anni terribili. Finalmente però la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria restituisce giustizia a un uomo che ha fatto dell’accoglienza la sua bandiera e a un modello, quello di Riace, che per quanto mi riguarda continua a essere un faro. Mi sento vicino a Lucano. A lui va il mio abbraccio e la mia vicinanza. Ma soprattutto mi sento di dire oggi più che mai che abbiamo bisogno di vere politiche dell’immigrazione, di vere politiche dell’accoglienza, di un governo che riconosca i diritti umani proprio come seppe fare Lucano in una piccola cittadina calabrese».

Gli avvocati della difesa hanno sostenuto come ci sia stata «una lettura forzata se non surreale dei fatti». Si sarebbero dunque inquinate le prove, inserendo ad esempio una frase inesistente attribuita all’ex Sindaco nella trascrizione della Guardia, per portare alla condanna di Lucano che secondo la difesa aveva un unico obiettivo «in linea con quanto riportato nei manuali Sprar: l’accoglienza e l’integrazione».

“È una bella notizia – si legge nel profilo Facebook dello Spi Cgil – Una di quelle notizie che rincuorano e restituiscono la speranza che un’altra società, fatta di solidarietà e inclusione, è davvero possibile”.

Riace, la collana editoriale di LiberEtà Edizioni

La nostra casa editrice, proprio a seguito del riconoscimento di Riace come modello di accoglienza,  ha istituito – in collaborazione con l’Alta Scuola Spi Luciano Lama  – una collana editoriale dal titolo Riace. Con l’obiettivo di pubblicazione di lezioni, interventi, saggi e ricerche, questa collana intende fornire uno strumento di riflessione e di intervento su molteplici mutamenti che dall’inizio del millennio stanno investendo il sistema socioeconomico e politico delle democrazie contemporanee. Fornendo attrezzi utili per l’analisi teorica come pure per l’impegno concreto e quotidiano di quanti hanno a cuore la promozione della democrazia, della partecipazione, della cittadinanza economica e sociale, dell’inclusione, che ogni giorno operano per tradurre i principi fondativi del Sindacato pensionati Cgil in pratiche effettive.