Cannibalismo galattico

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via lattea

È noto che più un oggetto è lontano, più è difficile osservarlo. Se l’oggetto in questione è la nostra galassia, la Via Lattea, non è difficile capire perché questa abbia ancora numerosi punti oscuri, nonostante i lunghi e approfonditi studi astronomici.

La Via Lattea ha diverse componenti strutturali: un disco di stelle, che giace sul piano galattico e include i cosiddetti bracci di spirale; un rigonfiamento centrale a forma di barra, dal quale si ripartiscono i bracci; un grande alone sferico esterno, che avvolge l’intera struttura.

In base a queste caratteristiche, la Via Lattea è catalogata come galassia a spirale barrata. Dal punto di vista della Terra, situata in uno dei bracci di spirale, l’elemento più difficilmente osservabile è la parte più esterna dell’alone.

Tuttavia, un recente studio, pubblicato a dicembre 2017 su Astronomy and Astrophysics, rende noti i risultati della prima osservazione dettagliata di questa regione. Lo studio darebbe credito a quanto si ipotizzava già da tempo: la Via Lattea si è accresciuta divorando altre galassie vicine. Un vero e proprio caso di cannibalismo galattico.