sabato 20 Aprile 2024
Home Senza categoria Breve guida per l’elezione del capo dello Stato

Breve guida per l’elezione del capo dello Stato

0
Breve guida per l’elezione  del capo dello Stato

Dal 24 gennaio si apre la partita per l’elezione del presidente della Repubblica. Il centrodestra punta ufficialmente su Silvio Berlusconi, candidato che la sinistra non vuole. Ma come si vota? E quali sono le prerogative del presidente? Qui una breve vademecum sulle elezioni e i poteri del capo dello Stato.

Il prossimo 24 gennaio, si aprirà ufficialmente l’iter per eleggere il nuovo capo dello Stato. Come è noto il centrodestra ha puntato in modo compatto sull’elezione di Silvio Berlusconi al Colle, fino a ieri. Poi Salvini ha rotto il fronte, prospettando una candidatura “convincente per tanti se non per tutti”.

Dal canto suo la sinistra non ha candidati ufficiali: c’è chi sostiene un Mattarella bis e chi invece punterebbe volentieri su Draghi. La partita è aperta, e gli esiti potrebbero essere imprevedibili.

Ma come si vota? E quali sono le prerogative del presidente? Qui una breve guida sulle elezioni e i poteri del capo dello Stato.

Chi può essere eletto. Il presidente della Repubblica dura in carica sette anni. Può essere eletto ogni cittadino italiano che abbia compiuto cinquant’anni e goda dei diritti politici e civili. Viene eletto a scrutinio segreto dai grandi elettori: i deputati, i senatori e i 58 delegati regionali, riuniti in seduta comune a Montecitorio.

Come si vota. Nelle prime tre votazioni è richiesto il quorum dei due terzi dell’assemblea. Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta. Per prassi, i presidenti di Camera

e Senato non partecipano al voto. Prima di assumere le funzioni, il presidente giura di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione.

Prerogative e poteri. Il presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Può inviare messaggi alle Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e

ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Ha il comando delle forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere la grazia e commutare le pene. Può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Può essere messo in stato di accusa per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. La decisione spetta al Parlamento riunito in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.