A settembre tornano le feste di LiberEtà organizzate dalle leghe dello Spi Cgil del Molise. Momenti di discussione e convivialità in cui si discuterà in maniera più approfondita di autonomia differenziata e dei motivi per i quali ci si oppone fortemente e con convinzione alla forzatura costituzionale voluta dal Governo Meloni con il progetto di autonomia differenziata approvato dal Parlamento.
La Cgil e la Uil assieme a un vasto schieramento di associazioni (La via maestra) e tutte le forze politiche dell’oppozione parlamentare, ha indetto la raccolta firme per un referendum con cui si chiede di abrogare la legge sulla autonomia differenziata. La raccolta firme ha impegnato molto anche il Sindacato pensionati della Cgil.
“Al fine di promuovere l’attività del Sindacato dei pensionati della Cgil e del nostro giornale, organizziamo annualmente le Feste di Liberetà – fanno sapere dallo Spi -. Il tema conduttore di quest’anno “Autonomia differenziata: no grazie”, sarà al centro delle nostre Feste, per sottolineare l’importanza di tenere i riflettori accesi sulle problematiche più urgenti e scottanti del momento e sugli effetti che la legge 86 (la legge Calderoli) potrà avere sul Sistema paese, sull’ambiente, sulle persone, in particolare in un territorio come il Molise, che già soffre per carenze strutturali, economiche, sociali e dove viene costantemente negato l’accesso ai diritti essenziali”.
I tre appuntamenti previsti con la Festa di LiberEtà e con i dibattiti sono i seguenti:
- venerdì 13 settembre alle ore 16.00 al Parco della Memoria (viale XXIV) maggio a Campobasso, a cura della lega Spi Cgil Medio Molise
- giovedì 19 settembre alle ore 16.00 al Cala Sveva Beach Club – lungomare Cristoforo Colombo 39/e a Termoli, a cura della lega Spi Cgil Basso Molise
- giovedì 26 settembre alle ore 10.00 a “Il duca del Sannio” – via Marconi 26 a Agnone in provincia di Isernia, a cura della lega Spi Cgil Alto Molise
Ciascuna festa affronterà il tema mettendone in evidenza una o più sfaccettature e le conseguenti ricadute sui territori e nei vari settori. Si chiuderà così la fase della raccolta firme e si aprirà la vera e propria campagna referendaria che impegnerà lo Spi fino alla prossima primavera.