“Sosteniamo con convinzione la giornata di mobilitazione organizzata dalla Rete degli
Studenti medi per il prossimo 4 febbraio”.
A rendere nota la decisione di scendere in piazza con gli studenti, una comunicato dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. Il motivo è che “gli studenti e le studentesse stanno vivendo da due anni una situazione di assoluta difficoltà, con il continuo ricorso alla Dad, in scuole poco sicure e in una condizione di forte disagio psicologico. Ogni decisione che li riguarda – aggiunge la nota – , compresa quella sulle modalità di svolgimento dell’esame di maturità, deve essere presa a seguito di un confronto che invece viene loro negato”.
“Per questo la protesta della Rete degli Studenti medi è anche la nostra, nel merito e
per la condivisione valoriale che ci tiene uniti ormai da anni e che ci vede sempre più
spesso agire insieme in un reciproco supporto in termini di rivendicazioni”.
La manifestazione degli studenti arriva dopo che il governo ha comunicato le nuove regole per lo svolgimento della Maturità 2022, tra le quali la reintroduzione delle due prove scritte. Le formula avanzata dal governo non è andata giù ai ragazzi che il prossimo giugno si troveranno a dover affrontare un esame di Stato modificato per l’ennesima volta.
Gli studenti si mobilitano per una maturità che tenga conto degli ultimi tre anni di scuola a singhiozzo, tra didattica mista e a distanza.
Nei giorni scorsi, intanto, alcune manifestazioni indette dagli studenti per protestare per la morte del giovane Lorenzo Parelli, erano culminate a Milano, Torino e Roma in scontri di piazza, con gli studenti presi a manganellate dalla forze dell’ordine.