Lombardia. Il sindacato che aiuta a vivere meglio

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contrattazione sociale lombardia

Cosa vuol dire lavorare per migliorare concretamente la vita dei cittadini più deboli? Vuol dire fare in modo che ci siano riduzioni delle tariffe dei trasporti, vuol dire abbassare le rette delle residenze per anziani. Significa anche recuperare soldi dall’evasione fiscale per poterli investire in spesa sociale. Vuol dire difendere sempre i diritti delle persone, aiutarli a vivere meglio. A impegnarsi quotidianamente affinché tutto ciò sia possibile è il sindacato dei pensionati, che in Lombardia, come nel resto di Italia, stringe accordi con Comuni, Regioni, piani di zona e aziende sanitarie locali.

Martedì 2 ottobre a Sesto San Giovanni lo Spi Cgil presenterà i risultati di quest’anno. Fatti concreti che ci dicono di quanto il sindacato, dialogando con gli enti locali, possa concretamente migliorare la vita di tante persone. Quest’anno gli accordi sottoscritti sono stati 481. Si va dalle tariffe dei bus, come dicevamo, alle rette delle case di riposo, a tutto ciò che a che fare con il lavoro che le badanti fanno con tanti anziani, alle politiche fiscali, alla non autosufficienza. “Gli accordi aumentano anno dopo anno” – ci spiega Stefano Landini che è segretario generale dello Spi Cgil della Lombardia. “Sicuramente riusciamo a raggiungere ogni anno questi ottimi risultati perché agiamo di concerto con i sindacati dei pensionati di Cisl e Uil. L’azione unitaria è quella che paga”. Quest’anno gli accordi sono stati di più dello scorso anno. “Anno dopo anno andiamo a bussare alle porte degli enti locali proponendo soluzioni per poter investire nel modo più efficiente possibile le poche risorse che i Comuni, e non solo loro, spesso hanno a disposizione”, prosegue Landini. È ovvio che se le risorse sono poche, anche gli enti locali hanno interesse a dialogare con i sindacati. Perché insieme possono trovare il modo per aiutare tante persone a fronte di risorse sempre più ridotte.

Ovviamente il lavoro da fare è tanto. Soprattutto se si pensa che l’Italia è un paese caratterizzato dalla presenza massiccia di comuni piccoli e piccolissimi. In Lombardia i comuni sono 1500. Il 70 per cento ha meno di 5mila abitanti. Cosa significa in termini di spese e risorse? Ovviamente in un’economia di scala, quanto più è piccolo il comune, tanto più è difficile ottimizzare le risorse che si hanno. “Per poter fare bene le cose”, spiega Landini, “i Comuni dovrebbero avere almeno 10mila abitanti”. Quindi il dialogo sociale nei piccoli comuni è ancora più utile. Perché insieme si può rendere la macchina amministrativa e il welfare molto più efficienti. “Pensiamo a quanto sia importante il recupero dell’evasione fiscale. Noi chiediamo sempre ai comuni di conservare le risorse per destinarle alla spesa sociale”. Ovviamente fare questo lavoro in tutti i comuni, specialmente in quelli piccoli, è difficile. Per questo lo Spi Cgil della Lombardia si auspica che la Regione intervenga con una legge che faciliti la fusione e l’unione dei piccoli centri.

Il dialogo con gli enti locali dura tutto l’anno. E si affianca poi ad un altro prezioso servizio che i pensionati della Cgil Lombardia mettono a disposizione dei cittadini: lo sportello sociale. Si tratta di un servizio finalizzato a far conoscere a tutti i diritti di cui si è titolari. Non sempre si è a conoscenza di ciò che ci spetta di diritto. Dunque 170 volontari su tutto il territorio regionale forniscono quotidianamente informazioni a chi ha bisogno di aiuto sul fronte delle detrazioni, della non autosufficienza, sul reddito di inclusione e molto altro ancora. “Per i nostri volontari è un lavoro faticoso perché si tratta di aggiornarsi continuamente in base alla legislazione che cambia. E poi ci sono i regolamenti applicativi statali e regionali di cui bisogna tener conto per poter fornire informazioni chiare e corrette a chi si rivolge ai nostri sportelli”. C’è anche il portale, che negli ultimi 12 mesi ha registrato circa 3500 accessi.

“C’è uno spread che non è quotato a wall street”, chiude Landini. “E’ quello della qualità sociale, per noi importantissima. Noi vogliamo continuare ad aiutare le persone a vivere meglio tutti i giorni.

La presentazione del rapporto sulla negoziazione sociale avrà inizio martedì 2 ottobre alle ore 9.30 presso l’hotel NH di Sesto San Giovanni. Consulta il programma dell’evento.