Femminicidi, abusi psicologici e sessuali, comportamenti persecutori e stalking. Le vittime della violenza maschile sono ancora troppe. Come accerta il ministero dell’Interno con il report del 23 novembre 2022, Il pregiudizio e la violenza contro le donne, i numeri sono drammaticamente alti. Dal mese di gennaio, in Italia, sono state assassinate 104 donne dal partner, dall’ex marito o compagno, ma anche da familiari stretti, fratelli, figli e padri. E se ciò non bastasse, si riscontra un consistente aumento delle richieste di aiuto al numero verde 1522, dei reati di stupro e delle donne rifugiate nei centri antiviolenza (15 mila nel 2021).
Per l’intera settimana che segue il 25 novembre 2022, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Coordinamento nazionale delle donne Spi Cgil, ha deciso di mettere in campo iniziative, eventi culturali, dibattiti in tutte le Leghe territoriali per dire basta ai femmicidi e cambiare dalle fondamenta la cultura sessista e patriarcale.
Il manifesto scelto per il 25 novembre dal Coordinamento nazionale si intitola: Donne, Vita, Libertà. La giustizia non è un gioco. Le donne dello Spi Cgil, hanno così voluto utilizzare uno slogan delle donne curde, diventato l’emblema del rifiuto delle giovani iraniane di conformarsi ai modelli teocratici e religiosi imperanti in Iran dal 1979.
«L’idea della giustizia, in questa giornata di lotta per la libertà e la dignità femminile, è per noi fondamentale – spiega Mina Cilloni, segreteria nazionale dello Spi Cgil –. Il nostro pensiero va alla segregazione delle afghane, a tutte le donne vittime degli stupri di guerra e in fuga dai conflitti armati. Sono donne – prosegue Cilloni – che subiscono la violenza sessista e profonde ingiustizie economiche, sociali, oltre alla violazione dei diritti umani. Per tutte loro lottiamo e chiediamo giustizia».
Scarica qui il manifesto del Coordinamento Donne Spi Cgil Nazionale