Dopo gli attacchi fascisti allo Spi. In piazza per la democrazia

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A Ceparana sanno bene cos’è il Fascismo. Qui tanti giovani e giovanissimi presero parte alla Resistenza. Come “il ribelle” che oggi ha 84 anni, diventò partigiano quando era appena un adolescente. Oggi è in prima fila alla manifestazione organizzata dai pensionati della Cgil che una settimana fa hanno subito un attacco fascista. Svastiche e scritte intimidatorie sulla saracinesca della sede locale: “Servi dello Stato corrotto”.

Ceparana è un piccolo comune in provincia di La Spezia. 5mila anime. Ben 1400 sono gli iscritti allo Spi Cgil. Qui il movimento operaio negli anni Quaranta si è battuto strenuamente contro il Fascismo. Qui gli anziani insegnano ai più giovani cosa vuol dire democrazia, uguaglianza, libertà.

La sede dello Spi è un punto di riferimento importante per tutti i cittadini. I più anziani, in primis, che vengono a farsi controllare la pensione, a sbrigare pratiche burocratiche e a chiedere consigli e assistenza. Ma lo è anche per i cittadini più giovani che qui arrivano numerosissimi ogni anno a farsi fare la dichiarazione dei redditi e a chiedere informazioni su tante altre questioni. C’è un gran via vai tutta la settimana.

“Non siamo servi dello Stato. Noi siamo solo servi della gente”, dice Piero Volorio, il capo lega che apre e chiude gli uffici tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalla mattina alla sera. Piero ha 75 anni, è una forza della natura. È lui che anima la sede. È lui che ci racconta di come lo Spi sia diventato un punto di riferimento per tutta la città, un luogo animato, condiviso, partecipato. “Chi ha scritto quella frase sulla nostra saracinesca non sa quello che dice e non ci conosce. Forse diamo fastidio e per questo ci attaccano”.

Un oltraggio grave, anzi gravissimo, perché rivolto non solo al sindacato ma a tutti i cittadini che di quel sindacato hanno bisogno quotidianamente: un attacco grave ai diritti, al lavoro, a chi offre quotidianamente un prezioso aiuto concreto e assistenza ai più deboli, agli anziani e alle persone in difficoltà. Per questo la Cgil e lo Spi di La Spezia e lo Spi nazionale hanno voluto subito organizzare una manifestazione di solidarietà in difesa dei valori della democrazia e della Costituzione.
Oggi a Ceparana erano in tanti, da tutte le regioni del nord Italia. Tanti pensionati sono arrivati dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana per dare solidarietà agli attivisti Ceparana. Ma tanti erano anche i partigiani dell’Anpi e tanti i cittadini comuni. “Noi non ci facciamo intimidire. Non abbassiamo la guardia. Contrastiamo odio, violenza e fascismo!” ha ricordato poco fa il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti prendendo la parola durante la manifestazione.

Per insegnare i valori della democrazia e della libertà lo Spi di La Spezia insieme all’Anpi organizza e promuove tutto l’anno incontri nelle scuole, dalle elementari in su, perché solo con la conoscenza della storia e della nascita della nostra Repubblica si può davvero contrastare qualunque forma di fascismo. A ricordarlo è la segretaria dello Spi Cgil di La Spezia Carla Mastrantonio che stamattina durante la manifestazione ci ha raccontato le attività che il sindacato svolge quotidianamente sul territorio anche con i più giovani.

“Quella di venerdì scorsa non è stata una mano imbecille. È stato un atto eversivo e criminale. E come tale andrebbe perseguito” – aveva detto Pedretti dalla sua bacheca Facebook subito dopo l’attacco. “Noi non ci facciamo intimidire e continuiamo a fare il nostro lavoro, consapevoli che siamo chiamati in prima persone a contrastare i fascismi che tornano a galla”.