giovedì 18 Aprile 2024
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Truffe agli anziani, un flagello sociale che va fermato

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Truffe agli anziani, un flagello sociale che va fermato

Finti carabinieri che chiedono soldi per togliere dai guai un nipote; falsi tecnici di luce o gas che con la scusa di fare controlli si intrufolano in casa e sottraggono soldi e gioielli; annunci di vincite o eredità fittizie che poi si concludono con un esborso cospicuo di denaro.

Negli ultimi anni, purtroppo, la cronaca ci ha raccontato moltissime storie di questo tipo in cui la fantasia creativa dei truffatori ha avuto come vittime privilegiate anziani, spesso soli e vulnerabili. Una nuova legge in discussione in Parlamento dovrebbe provare ad arginare questo flagello sociale. Vediamo come.

La legge in cantiere. L’innalzamento delle pene. In pratica, chi con mezzi fraudolenti induce un ultrasessantacinquenne a dare (o promettere) indebitamente denaro o altra utilità rischierà il carcere da due a sei anni (attualmente è prevista una reclusione da sei mesi a tre anni) e la multa da quattrocento a tremila euro. Ma non è tutto. La legge introduce anche l’obbligo dell’arresto in flagranza e la custodia cautelare in carcere. Inoltre, la sospensione condizionale della pena potrà scattare solo a fronte della restituzione di quanto sottratto illecitamente e del pagamento del risarcimento del danno.
La norma prevede poi un’aggravante, che comporta l’aumento della sanzione fino a un terzo, se il fatto è commesso con l’utilizzo di strumenti telefonici, informatici o telematici ovvero avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa, acquisiti fraudolentemente o senza il suo consenso.

Così negli altri Stati. Un problema, quello delle truffe contro gli anziani, che non riguarda solo l’Italia, ma che altri Stati europei hanno già regolamentato prima di noi e in modo più severo. In Francia, ad esempio, la truffa che abbia come vittima una persona definita “vulnerabile” per l’età, perché malata o portatrice di handicap fisico o psichico, viene sanzionata con una pena massima di sette anni di reclusione e con una multa di 750.000 euro. Nella legislazione svizzera è prevista una pena detentiva sino a cinque anni, che può arrivare a dieci se il  colpevole è abitualmente dedito alle truffe. Nel Regno Unito la materia è regolata dal Fraud Act del 2006. Le sanzioni variano da un minimo di dodici mesi a un massimo di dieci anni di reclusione e possono essere abbinate a multe.Inoltre esiste uno specifico ufficio di supporto ai testimoni per facilitare la testimonianza degli anziani sia dal punto di vista psicologico sia logistico (ad esempio andarli a prendere a casa e accompagnarli in tribunale).

Consigli utili. Tra i più importanti c’è quello di non fidarsi e quindi di non far entrare in casa presunti tecnici di cui l’azienda del gas, dell’elettricità o del telefono non abbia preannunciato la visita. Chiedere sempre il tesserino anche a chi si presenta come rappresentante di una forza dell’ordine. E ancora non farsi distrarre né fermare da sconosciuti subito dopo aver prelevato dei soldi al bancomat o agli sportelli della posta o della banca.