Buone notizie sul fronte del welfare.
È una della attività sindacali più diffuse e meno studiate che ci siano in Italia. Ma è proprio grazie alla contrattazione sociale territoriale se ogni anno Cgil, Cisl e Uil firmano almeno mille accordi in altrettanti Comuni e in alcune Regioni per contenere la tassazione locale e le tariffe, per rafforzare l’assistenza agli anziani, alle persone fragili, alle nuove povertà. Si tratta di un’esperienza di tutela sociale decentrata che è proseguita anche in questi anni di crisi, malgrado i governi nazionali abbiano progressivamente ridotto, insieme ai fondi destinati agli Enti Locali, anche il dialogo con le parti sociali.
Nelle regioni e nei territori italiani il confronto è invece continuato, non per ripetere stanchi rituali, ma perché i governi locali, operando più vicino ai problemi delle persone e dei territori, sono consapevoli che la coesione sociale aiuta a ridurre gli effetti devastanti della disuguaglianza economica e favorisce la tenuta del sistema dei servizi ai cittadini.
Alcuni esempi
In questi giorni, a Rovigo, Cgil, Cisl e Uil della provincia, insieme alle categorie dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, hanno presentato il bilancio di un anno di lavoro svolto insieme alle pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sui bisogni dei cittadini. Sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole del territorio polesano, fusione dei Comuni, lotta all’evasione fiscale, welfare territoriale, esenzioni e agevolazioni per famiglie e soggetti deboli, sono solo alcuni dei temi trattati con le amministrazioni locali durante il 2017.
Venti gli incontri fatti con i Comuni e, dal confronto, risultano siglati, (oltre al verbale con la direzione generale dell’Ulss), 15 verbali con i Comuni di Badia, Bergantino, Canda, Ceregnano, Corbola, Costa di Rovigo, Frassinelle, Lendinara, Occhiobello, Pincara, Porto Tolle, Stienta, Villadose, Villanova del Ghebbo.
“Con i Comuni – spiegano Fabio Osti (Uil), Francesca Pizzo (Cisl) e Antonio Bolognesi (Spi Cgil) – i punti del confronto si sono concentrati sul mantenimento delle risorse per le politiche sociali rivolte a tutti i cittadini con accesso ai servizi attraverso l’Isee che avviene nella generalità dei Comuni incontrati; le esenzioni/agevolazioni sulle entrate comunali (addizionale Irpef e sulla Tari) a favore delle persone/famiglie con disagio economico, di cui si sono dotati, su nostra richiesta, molti Comuni; il tema della sicurezza degli edifici pubblici, in particolare delle scuole, è stato affrontato lo scorso anno per la prima volta, poiché un’indagine Arpav segnalava la presenza di amianto in numerose scuole del Polesine. Parecchi Comuni sono già intervenuti con investimenti (Costa di Rovigo, Stienta Bergantino, Occhiobello) altri li stanno programmando, anche grazie alla nostra sollecitazione”.
“Ma abbiamo affrontato anche la tematica dei patti antievasione per la quale vi è stato un incremento di Comuni che hanno fatto l’accordo con l’Agenzia delle Entrate (come Ariano Polesine) o che si sono impegnati a farlo come Porto Tolle e Villanova del Ghebbo. E ancora la tematica della fusione fra Comuni, per la quale il sindacato ha concluso un importante accordo fra Polesella e Frassinelle sul progetto che vede la nascita di un nuovo Comune. L’accordo prevede che le ingenti risorse assegnate per la fusione (circa 700mila euro) siano utilizzate per l’erogazione di più servizi in ambito sociale, per la riduzione di imposte comunali per soggetti/famiglie con redditi bassi, per investimenti sullo sviluppo e la sicurezza, per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Sull’accordo sono state organizzate due assemblee pubbliche nei due Comuni”.
A Mogliano, in provincia di Treviso, dalla stretta collaborazione tra Amministrazione comunale e Cgil, Cisl e UIL, è stato firmato un protocollo di intesa che per il 2018 prevede interventi su politiche sociali a sostegno della popolazione più svantaggiata, attenzione alle nuove forme di difficoltà e disagio, continuo miglioramento dei servizi a tassazione invariata, sinergia con l’Uls per le prestazioni sanitarie, valorizzazione del volontariato e dell’associazionismo con percorsi partecipativi su molteplici aspetti dell’amministrazione cittadina.
Dal Veneto si passa in Toscana, zona Versilia, comune di Massarosa Camaiore. Qui le organizzazioni sindacali e amministrazione comunale hanno sottoscritto un accordo per il 2018 che nello specifico prevede interventi su politiche sociali e tariffarie, e azioni mirate su lavoro, casa ed equità fiscale.
L’accordo conferma dell’istituzione di un fondo (circa 43 mila euro) per l’emergenza abitativa e l’impegno a prevenire l’esecutività degli sfratti con il Fondo Nazionale Morosità (sfratti incolpevoli) concesso ai Comuni con alta densità abitativa. Confermate anche le misure anticrisi con esenzioni in ambito scolastico e/o tariffario per disoccupati, cassaintegrati e con reddito inferiore a 25 mila euro, mentre sul piano delle politiche del lavoro oltre ad essere confermata la volontà dell’Amministrazione di continuare a coinvolgere alcune persone in stato di necessità nel percorso di ricerca del lavoro in stretta collaborazione con il centro per l’Impiego, nell’ottica di rendere attive le persone valorizzandone le capacità, è stato varato il progetto “Assegno di inserimento” che vede coinvolti diversi utenti del servizio sociale in attività interne all’amministrazione comunale come: asili nido, biblioteca, centralino, fotocopia, lavori pubblici e ambiente.
Inalterati, qualitativamente e quantitativamente, i livelli di stanziamenti del 2017 per i servizi a domanda individuale rivolti ad anziani, disabili e minori.
Infine, non subiranno aumenti l’addizionale Irpef, la Tasi e le tariffe per i servizi a domanda individuale come refezione scolastica, trasporto scolastico e nido d’infanzia. Sulla Tari 2018, diminuita anche se di poco, verranno applicate le esenzioni/riduzioni già in vigore per l’anno 2017, con una revisione in positivo dell’indice Istat sui limiti di accesso.
Nonostante le oggettive difficoltà nel gestire le risicate risorse a cui devono sottostare tutti i comuni italiani, il continuo confronto, almeno dove è in atto, tra le amministrazioni locali e i sindacati sta producendo azioni e progetti importanti a tutto vantaggio di quei cittadini che più di altri portano sulle spalle il peso degli effetti della crisi economica e sociale.
Al tema è dedicato un libro pubblicato da LiberEtà dal titolo Come il welfare crea lavoro, di Gaetano Sateriale.