La violenza delle scosse ha reso inagibili almeno 19 strutture residenziali delle Marche, tra Case di riposo, Residenze protette e Residenze Sanitarie Assistenziali. Si stima che in questi territori risiedano quasi 30.000 anziani non autosufficienti, per i quali, dopo il sisma, la situazione è divenuta ancora più drammatica.
È emergenza per la situazione degli anziani non autosufficienti nei territori colpiti dal sisma. L’allarme arriva dalle segreterie regionali dei sindacati dei pensionati Spi, Fnp, Uilp Marche, e riguarda le strutture per anziani non autosufficienti distrutte dal terremoto.
La violenza delle scosse ha reso inagibili almeno 19 strutture residenziali delle Marche, tra Case di riposo, Residenze protette e Residenze Sanitarie Assistenziali. Si stima siano circa 470 gli anziani marchigiani non autosufficienti ricollocati in altre strutture, al domicilio o presso Hotel e Scuole.
Gli indici di invecchiamento nelle zone interne delle tre province più colpite dal sisma – Macerata, Fermo e Ascoli Piceno – sono tra i più elevati in tutto il Paese. Si stima che in questi territori risiedano quasi 30.000 anziani non autosufficienti, per i quali, dopo il sisma, la situazione è divenuta ancora più drammatica.
Numerose le segnalazioni di difficoltà nell’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare da parte dei Comuni e delle cure domiciliari gestite dai Distretti sanitari. Un fenomeno aggravato dalla “fuga” di tante assistenti familiari private, a seguito della quale moltissime famiglie – spesso a loro volta “sfollate” o in grande difficoltà – sono rimaste sole a prendersi cura dei loro congiunti non autosufficienti.
Il 5 luglio scorso le organizzazioni sindacali dei pensionati di Spi Fnp e Uilp Marche hanno presentato alla Regione il documento “Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza”. In estrema sintesi, si chiedeva lo stanziamento di un fondo regionale per il finanziamento di un piano straordinario di servizi residenziali, diurni e domiciliari per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. Spi Fnp e Uilp ritengono necessario, ora più che mai, che la Regione dia risposte alle proposte in esso contenute, riscontri indispensabili e non più procrastinabili alla luce dei nuovi e più pregnanti bisogni emersi a seguito del sisma.
Prosegue intanto la sottoscrizione nazionale per la raccolta di fondi da destinare a interventi su servizi e strutture di pubblica utilità. Spi Fnp e Uilp Marche hanno chiesto l’intervento delle rispettive Federazioni nazionali per contribuire a un progetto di ricostruzione di alcune strutture residenziali per anziani, da individuare in raccordo con le istituzioni territoriali.
“Dentro questa cornice – si legge nel documento – anche a seguito del confronto avviato tra Giunta regionale e forze sociali sulle principali emergenze in corso, tra le quali scuola e lavoro, i sindacati dei pensionati chiedono alla Regione un incontro urgente per aprire un confronto specifico su questo tema, volto ad adottare soluzioni efficaci e condivise per gestire la fase dell’emergenza, garantire la continuità nell’assistenza e iniziare da subito a programmare il futuro assetto dei servizi per le persone non autosufficienti e per le loro famiglie”.