Invecchiamento attivo.  Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil chiedono una legge quadro 

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Si è svolta ieri l’audizione delle Segreterie nazionali dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati per esaminare la proposta di legge sull’impegno delle persone anziane per lo svolgimento di lavori di utilità sociale.

Le richieste di Spi, Fnp e Uilp

L’audizione era stata chiesta non solo per rappresentare il punto di vista delle organizzazioni sindacali dei pensionati sulla necessità di una legge quadro sull’invecchiamento attivo e sulle caratteristiche che tale legge dovrebbe avere, ma anche per manifestare preoccupazioni sul carattere riduttivo delle proposte di legge che affrontano il tema dell’invecchiamento attivo e sui contenuti specifici di alcune delle proposte in esame.

Spi, Fnp e Uilp chiedono, infatti, è un approccio a 360 gradi che affronti la tematica dell’invecchiamento attivo nella sua complessità. La legge quadro dovrebbe muovere dalla consapevolezza che l’invecchiamento attivo si costruisce lungo tutto l’arco della vita, e affermare la necessità di garantire alle persone anziane una vita dignitosa e una partecipazione dinamica alla vita sociale, politica e culturale, evidenziando l’importanza della partecipazione attiva delle persone anziane, delle relazioni sociali e familiari per contrastare la cultura dell’esclusione e la solitudine.
Secondo i  tre sindacati, la legge dovrebbe, inoltre, promuovere l’autodeterminazione delle persone anziane, valorizzandone il ruolo nella comunità, sia attraverso la partecipazione in attività di utilità sociale sia attraverso la promozione di nuove forme di socializzazione e di partecipazione, in un’ottica d’incontro intergenerazionale e interculturale.

Le domande e i chiarimenti formulati e richiesti dal Presidente della Commissione e dai numerosi deputati presenti hanno segnalato una significativa attenzione alle problematiche poste da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che sul tema hanno depositato una memoria che contiene le loro richieste.

Ora la Commissione procederà alla definizione di un testo base unificato e chiederà all’Aula che sia riconosciuta alla Commissione la sede legislativa.