Intervista a Giovanna Marini. Il mio canto libero

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Giovanna Marini

Musicista, cantautrice, ricercatrice etnomusicale. Giovanna Marini, romana, 81 anni appena compiuti, è una delle più importanti studiose e interpreti della tradizione musicale popolare italiana. Della sua arte ha fatto uno strumento di lotta, di emancipazione femminile, di conquista dei diritti. Ha dato voce alle classi sociali più umili, alle mondine, ai contadini, agli operai. Oggi, ci dice, per alcuni aspetti stiamo tornando indietro. Ma non tutto è perduto.

Ecco i consigli di una grande donna per costruire un futuro migliore.

Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Dario Fo, Francesco Guccini, Paolo Pietrangeli, Francesco De Gregori: sono solo alcuni dei grandi personaggi con cui Giovanna Marini ha lavorato nel corso della sua lunga carriera. Oggi lavora ancora. Lo fa con lo stesso entusiasmo di sempre. Insegna ai più giovani in un paese dei Castelli romani dove ha deciso di vivere per contribuire alla crescita della comunità di cui è fiera di far parte.

Marzo è il mese della festa della donna. La Resistenza, la Costituzione, il ’68, il femminismo, le lotte sindacali e operaie per i diritti. È stato fatto tanto, ma non basta. Si avverte che occorre fare ancora tanto per la parità tra uomini e donne. Cosa ne pensa?
«Le donne che si sono battute negli anni Settanta per i propri diritti riuscirono a dare voce a tante persone, a tanti disagi, chiesero giustizia. E riuscirono nel loro intento. Oggi su molti  fronti stiamo assistendo a una sorta di regressione. Negli anni Settanta smettemmo di pensare che la donna si doveva e si poteva adattare e dovesse solo ricoprire un ruolo materno e protettivo. Dobbiamo ricordarcelo anche oggi».

E poi c’è il grande problema della violenza…
«La violenza sulle donne è intollerabile. Bisogna partire dall’educazione dei bambini, insegnare loro la civiltà e il rispetto, per tutti. I bambini devono essere curiosi e non impauriti. Così conosceranno il mondo e ne apprenderanno tutta la varietà. Senza paura si può acquisire davvero il rispetto dell’altro. La battaglia contro la violenza sulle donne passa anche da qui. E gli uomini, insieme alle donne, devono essere protagonisti di questo processo per uscire da condizioni di subalternità».

Lei è sempre stata una donna libera, autonoma e indipendente. Sempre fuori dalle tirannie del mercato e delle mode. Cosa consiglia alle giovani donne di oggi?
«Consiglio loro di fare quello che vogliono, di non avere paura, di coltivare le proprie passioni e la propria libertà con coraggio. Viviamo in un momento difficile, per questo bisogna essere ancora più forti. Ma bisogna determinarsi sulla base dei propri talenti. Tutti abbiamo un talento. Ascoltiamolo, senza farci soffocare dalla paura. Inventiamo e rispettiamo ciò che ci piace».

Questo è un estratto dell’intervista a Giovanna Marini. Puoi continuare a leggerlo sul numero di LiberEtà di marzo. Per riceverlo a casa chiamaci allo 06 44481344 oppure abbonati direttamente on line. Costa solo 1 euro al mese!