Comuni a misura di anziano. E non solo. Comuni che tengono conto delle persone più povere e di quelle non autosufficienti. Accade in Calabria a Maida, 4.500 abitanti, grazie all’impegno dei pensionati della Cgil e a un’amministrazione comunale attenta.
Più servizi, tariffe agevolate (Tari in primis), spazi di aggregazione e molto altro ancora. Azioni concrete che possono contribuire a migliorare la qualità della vita di tante persone anziane. Basti pensare al cosiddetto “baratto amministrativo”: se ho una pensione bassa e non posso pagare le tasse comunali per intero, posso barattarne una quota con il Comune offrendo un servizio (dalla sistemazione di aree verdi alla pulizia di una strada, dall’attraversamento davanti le scuole ad altri lavori socialmente utili). In questo modo si consente anche agli anziani di svolgere un ruolo attivo all’interno della propria città e, allo stesso tempo, di diminuire la pressione fiscale che grava su di loro.
In piedi c’è anche il progetto di una banca alimentare per le persone più povere. E ancora, una consulta degli anziani, perché anche i cittadini, le associazioni e le organizzazioni sociali come il sindacato possano prendere parte alle decisioni dell’amministrazione pubblica e intervenire con azioni di indirizzo durante l’elaborazione del bilancio. Lo Spi intende monitorare da vicino i bisogni degli anziani e ciò che il Comune fa per loro e, inoltre, vuole dare il proprio contributo con idee, progetti, pianificazione di politiche concrete in grado di aiutare i soggetti più deboli.
Ma c’è anche l’apertura di un centro sociale. Lo Spi ha chiesto al Comune di individuare degli spazi idonei all’apertura di un luogo di aggregazione perché “il momento ludico-ricreativo – ci dice Gianni Dattilo dello Spi di Catanzaro-Lametia Terme – è importante”.
Il Sindaco ha sottolineato che intende “mettere a disposizione risorse per qualificare sempre meglio i servizi alle persone anziane e non autosufficienti, per contrastare la povertà e assistere le famiglie povere e bisognose. Senza trascurare l’invecchiamento attivo dei pensionati”.
Dattilo spiega che sono molte le amministrazioni comunali che lo Spi sta incontrando in questo periodo. Gli incontri preliminari si sono già tenuti a Catanzaro, Soverato, Marcellinara e prossimamente sarà il turno di Gilifalco. Nei prossimi mesi con i comuni verranno firmati degli accordi con cui si metteranno nero su bianco tutte le cose da fare. Impegni precisi e concreti. Al progetto stanno partecipando anche i pensionati di Cisl e Uil.
Sono tante le amministrazioni che, animate anche da sindaci molto giovani, prestano sempre più attenzione alle questioni sociali. “Stiamo positivamente registrando una grande voglia di coinvolgere i cittadini nella cosa pubblica, con consulte e assemblee, e di rispondere in modo sempre più corretto ai bisogni delle persone”.
Una strada nuova che si apre. E che significa più diritti sociali, soprattutto per i più deboli.