Baronissi (SA). Il teatro civile ricorda Silvia Ruotolo, uccisa “per caso” dalla camorra

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Per ricordare la storia e onorare la memoria, il Coordinamento donne Spi Cgil di Salerno d’intesa con la Commissione pari opportunità del Comune di Baronissi e l’Associazione La magnifica gente do’sud, presentano lo spettacolo teatrate “Volti diversi, lo stesso destino: Silvia Ruotolo”. L’evento, cui parteciperà il giornalista Sandro Ruotolo, si tiene venerdì 24 febbraio, ore 17.30, presso l’alula consiliare.

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Per i promotori si tratta di “un’occasione preziosa per fare memoria e per trasformarla in impegno. La storia è quella di una famiglia: di una madre, Silvia di 39 anni, di un padre, Lorenzo Clemente, e di due bambini, Alessandra e Francesco, rispettivamente di dieci e cinque anni.  Siamo a Napoli, è l’ 11 giugno del 1997, al Vomero, salita Arenella, un giorno qualsiasi per una mamma che va a prendere il figlio a scuola. Silvia tiene per mano Francesco, mentre la figlia Alessandra, dal balcone, osserva il loro rientro. All’improvviso scoppia l’inferno: il traffico è bloccato, due uomini scendono dalle loro auto e iniziano a sparare all’impazzata. Quaranta proiettili volano dappertutto e Silvia ha solo il tempo di fare da scudo a Francesco; colpita alla tempia si accascia a terra, e muore per “caso”. Quel giorno maledetto, il nome di Silvia Ruotolo viene inciso, col suo sangue, nell’elenco delle vittime innocenti della camorra.

Al termine della rappresentazione interverranno Rosanna Ciuffi, segreteria provinciale Spi Cgil Salerno, Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi, Tina Leo presidente coordinamento donne Spi Cgil Salerno, Maddalena Ricciardi, presidente commissione pari opportunità, Gerardo Barrella, segretario generale Spi Cgil Salerno, Lorenzo Clemente, marito di Silvia, con i figli Francesco e Alessandra. All’incontro sarà presente Sandro Ruotolo, giornalista.

Obbiettivo del Coordinamento donne Spi Cgil Salerno e della Commissione pari opportunità del Comune di Baronissi, è “Riportare avanti la lancetta dell’orologio”, raccontando altre vite di vittime innocenti della criminalità organizzata. La rappresentazione teatrale è tratta dalla pubblicazione”Volti diversi, lo stesso destino” di Alfonso Ferraioli, fondatore e responsabile artistico della Compagnia.