sabato 20 Aprile 2024
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Puglia, una legge per l’invecchiamento attivo

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Puglia, una legge per l’invecchiamento attivo

Invecchiare bene si può. Purché ci sia una legge che disciplini una materia variegata e complessa qual è quella dell’invecchiamento. Non ci sono solo i problemi legati alla sanità, ma anche quelli legati al benessere, al tempo libero, al ruolo sociale degli anziani. Per risolverli, in Puglia Cgil, Cisl e Uil, insieme ai sindacati dei pensionati, hanno presentato una proposta di legge di iniziativa popolare. È da poco partita la raccolta firme e fino a novembre ci sarà tempo per raccoglierne 12 mila. In realtà c’è chi, come il segretario generale dei pensionati Cgil della Puglia, Gianni Forte, dice che le firme raccolte saranno molto di più: “puntiamo almeno a 25mila, più del doppio”. I sindacati agiscono unitariamente e stanno battendo tutto il territorio per far sì che questa proposta sia il più possibile condivisa e partecipata. “Vogliamo coinvolgere le persone il più possibile”, dice Forte. “Il nostro obiettivo è migliorare sempre di più le condizioni dei tanti anziani che vivono in Puglia.”

La proposta di legge intende rafforzare il ruolo degli anziani da molteplici punti di vista, garantendo anche una sanità più efficiente, cure adeguate e risposte adatte su malattie croniche, liste d’attesa, cultura e tempo libero, benessere. La proposta è stata condivisa anche dalla Regione Puglia e da tutte le istituzioni locali. “Non vogliamo sovrapporci ai piani di zona”, dice Forte. “Il nostro scopo è quello di valorizzare i piani di zona, lo sviluppo locale, l’iniziativa politica delle istituzioni”. Sinergie e azione congiunta, dunque.

Sono molte le regioni che gradualmente si stanno dotando di leggi sull’invecchiamento attivo, segno che si inizia filnamente a capire che l’invecchiamento non deve essere più visto come un problema ma, al contrario, come una risorsa, soprattutto in un paese dove aumenta l’aspettativa di vita e anche il numero degli anziani rispetto alla popolazione giovane.

La proposta di legge fissa una serie di priorità, di azioni e di soluzioni per affrontare concretamente alcune questioni centrali come salute, prevenzione, tempo libero, benessere, formazione permanente, tempo libero. Tra le varie cose, la legge intende promuovere ogni azione utile a supportare le famiglie per la permanenza più a lungo possibile nel contesto domiciliare, in alterntiva al ricovero in ospedale o in residenze per anziani. E prevede anche che la Regione attui programmi di informazione e educazione sanitaria su corretti stili di vita e sull’accesso a programmi di prevenzione alle cronicità. Misure concrete, dunque, per invecchiare meglio.