mercoledì 24 Aprile 2024
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Violenza sulle donne. L’appello della Cgil

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Violenza sulle donne. L’appello della Cgil

La violenza sulle donne è innanzitutto un problema culturale. Dalla scuola al web, dalla carta stampata alla tv, la violenza è innanzitutto verbale e viene amplificata e reiterata ogni volta che si esprime un giudizio sul comportamento delle donne o sui presunti atteggiamenti che istigherebbero gli uomini a commettere stupri o femminicidi. Nessuna giustificazione è possibile. È arrivato il momento di agire. Per questo la Cgil a settembre aveva deciso di promuovere l’appello “Avete tolto senso alle parole” per ricordare a tutti (cittadini, media, istituzioni, magistratura, scuola) che per risolvere il problema bisogna partire innanzitutto dal linguaggio.

Ora, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Cgil rilancia l’appello (che ha già raccolto 15mila firme) in tutta Italia. L’obiettivo è esercitare una pressione sufficiente sul parlamento, affinché la sconfitta della violenza contro le donne diventi una priorità per il governo italiano.

Occorre una strategia complessiva delle politiche di genere che coinvolga istituzioni e società civile, scuola e media, per eliminare le discriminazioni nel lavoro e nella società, le disuguaglianze crescenti, i pregiudizi, il sessismo e gli stereotipi, che costituiscono il maggiore ostacolo al raggiungimento della parità di genere e alimentano la violenza contro le donne.

Come si legge nell’appello, “si chiede agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma”. Perché “la violenza maschile sulle donne non è un problema delle donne”, che “non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa”.