Gli smartphone svelano i segreti dello spazio

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I Fast radio burst (Frb, in italiano: rapide esplosioni di onde radio) sono improvvise e brevissime emissioni di onde radio, la cui origine non è ancora chiara. Tutti i dati a oggi raccolti suggeriscono che si tratti di segnali provenienti da molto lontano. I Frb – la cui durata è di circa un millesimo di secondo – sono tanto misteriosi quanto rari.

Negli ultimi dieci anni ne sono stati identificati meno di due dozzine; di questi, soltanto per uno è stata identificata l’origine, una galassia distante tre miliardi di anni luce dalla Terra. Tuttavia, gli astronomi sono convinti che ne vengano generati molti più di quanti se ne osservino. Il fisico Avi Loeb, dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (Massachussets, Usa), ha lanciato una proposta interessante: dal momento che i Frb sono caratterizzati da frequenze simili a quelle usate dai nostri cellulari, si potrebbe sviluppare una app in grado di monitorare le frequenze radio che bombardano il nostro pianeta. Chiunque volesse collaborare con la scienza, potrebbe scaricarla gratuitamente e inviare i dati a un apposito dispositivo di raccolta e decodifica.