Il cervello va in palestra

0
1349

Le ricerche sul cervello continuano a stupirci. Adesso ci dicono che una passeggiata all’aria aperta vale più delle parole crociate; che imparare a suonare uno strumento giova di più del sudoku; e se lo yoga allena il cervello, un bicchiere di vino non è poi così dannoso. Ricette semplici, ma frutto di ricerche. Le suggerisce la rivista New Scientist secondo cui la palestra per restare lucidi e reattivi passa da sei strade che si rivelerebbero addirittura più proficue dei tradizionali giochi per allenare il cervello. Uno dei filoni di ricerca più promettenti ruota intorno alla musica. Il linguaggio, come la memoria, la capacità di attenzione e persino il quoziente intellettivo possono trarne benefici. Non solo con l’ascolto e in età infantile. I ricercatori della Ruhr University di Bochum in Germania, hanno dimostrato per esempio che il cervello di chi studia pianoforte o suona la tromba è più plastico, a qualsiasi età.

L’esposizione alla luce, lo si sapeva già, incide sul nostro orologio biologico e sulla secrezione ormonale. Ma ora si approfondisce perché aiuta le capacità logiche e quelle matematiche e accorcia i tempi di reazione agli stimoli. Bastano pochi secondi – lo ha dimostrato la risonanza magnetica – per incrementare l’attività del cervello.

Il cervello si allena anche con il cibo. Le principali aspettative fino a ieri erano riposte negli omega 3. Ora l’attenzione si sposta su un altro gruppo di composti chimici naturali: i flavonoidi presenti nei mirtilli, nel tè verde e nel vino rosso. L’università di Reading in Gran Bretagna ha condotto alcuni esperimenti sui topi verificando che una dieta che prevede il consumo regolare di flavonoidi migliora la memoria e certe performance mentali. Promettenti anche gli effetti del magnesio, che aiuta la memoria spaziale e associativa. Anche se il professor Strata tende a mettere in guardia sulle proprietà di certi cibi di influire sulle capacità cognitive, mentre sono assodati gli effetti nocivi di chi ne abusa.

Anche l’attività fisica rallenta l’invecchiamento cerebrale. I ricercatori della University of Illinois si sono spinti oltre mostrando che una passeggiata al giorno ha effetti sulle capacità esecutive come sul pensiero astratto. Per vivere bene e a lungo conta saper staccare. E l’attività fisica per chi fa lavori sedentari aiuta. Lo yoga per esempio fa bene: praticarlo venti minuti al giorno – le ricerche lo dimostrano – migliora la memoria visiva e spaziale.