giovedì 25 Aprile 2024
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Castel Volturno. Atto intimidatorio nel bene confiscato alle mafie. La solidarietà dello Spi Cgil

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Castel Volturno. Atto intimidatorio nel bene confiscato alle mafie. La solidarietà dello Spi Cgil

Un altro atto intimidatorio in un bene confiscato ai mafiosi. Stavolta è accaduto  a Cancello ed Armone, vicino Castel Volturno, in provincia di Caserta. Ignoti si sono introdotti all’interno del bene “Michele Landa”, gestito dalla cooperativa La Buona Terra di Libera e hanno dato alle fiamme un irrigatore per la coltivazione dei pomodori.

Un atto intimidatorio commesso in un periodo, quello estivo, in cui nel bene transitano decine di volontari giovani e anziani che ogni estate partecipano ai campi antimafia, aiutando i soci della cooperativa a svolgere lavori di manutenzione dei caseggiati e di supporto nei campi coltivati.

Tanti i messaggi di solidarietà giunti ai soci della cooperativa da parte di istituzioni, associazioni e cittadini. Tra questi, anche quelli dello Spi Cgil nazionale, della Campania e di Caserta. «Ciò che ci colpisce – scrivono le tre strutture del Sindacato pensionati italiani della Cgil – è il messaggio che tale gesto voleva esprimere. Un messaggio chiaro e preciso volto a riaffermare la presenza minacciosa delle organizzazioni malavitose in quel territorio e a intimidire chi opera per la legalità».

«Siamo da tempo impegnati al fianco di questa cooperativa nel prezioso lavoro che svolge»,  continua il messaggio. «Ogni anno i nostri volontari da tutta Italia insieme a tanti ragazzi e ragazze sono presenti in questo bene confiscato , così come in tantissimi altri su tutto il territorio nazionale, perché siamo convinti che non ci sia modo migliore per sostenere le ragioni della lotta alle mafie. Non ci faremo pertanto intimidire. Anzi, sono proprio gesti come questo che ci spronano a fare sempre meglio e di più».

Lo Spi Cgil parteciperà con una folta delegazione alla manifestazione che è stata indetta per il 20 luglio alle ore 18 presso la Casa di Alice con tutti i pensionati e le pensionate che stanno operando in questi giorni nelle terre confiscate in Campania e non solo.